Il consumo annuo complessivo di biomassa è pari a circa 62.000 metri steri alla rinfusa (msr).
Il comune di Renon ha una superficie complessiva di 11.147 ettari, 6.500 dei quali costituiti da bosco. Per i proprietari dei terreni boschivi e per il bosco stesso la realizzazione di una centrale di teleriscaldamento costituisce un’ottima occasione, in quanto l’utilizzo energetico offre la possibilità di sfruttare con buona resa economica il legname di minor pregio, presente in quantità ancora rilevanti nel territorio comunale.
Lo sviluppo di questi ultimi quattro anni indica che i proprietari locali stanno fornendo alla centrale quantitativi sempre maggiori di legname. La biomassa utilizzata proviene prevalentemente dai boschi locali, ma anche da altre aree o colture, come ad esempio parchi, aree ripariali, pascoli o alpeggi, viali, frutteti ecc. In tal modo si può ridurre sempre più il ricorso ai residui di segagione.
La quantità di legname fornita dei grandi operatori (segherie) si attesta ormai sul 30,60%, mentre da parte dei piccoli fornitori (proprietari di boschi facenti o non facenti parte della cooperativa) viene fornito il 69,40% del legno, sotto forma di cippato o tondame.
Il comune di Renon ha una superficie complessiva di 11.147 ettari, 6.500 dei quali costituiti da bosco. Per i proprietari dei terreni boschivi e per il bosco stesso la realizzazione di una centrale di teleriscaldamento costituisce un’ottima occasione, in quanto l’utilizzo energetico offre la possibilità di sfruttare con buona resa economica il legname di minor pregio, presente in quantità ancora rilevanti nel territorio comunale.
Lo sviluppo di questi ultimi quattro anni indica che i proprietari locali stanno fornendo alla centrale quantitativi sempre maggiori di legname. La biomassa utilizzata proviene prevalentemente dai boschi locali, ma anche da altre aree o colture, come ad esempio parchi, aree ripariali, pascoli o alpeggi, viali, frutteti ecc. In tal modo si può ridurre sempre più il ricorso ai residui di segagione.
La quantità di legname fornita dei grandi operatori (segherie) si attesta ormai sul 30,60%, mentre da parte dei piccoli fornitori (proprietari di boschi facenti o non facenti parte della cooperativa) viene fornito il 69,40% del legno, sotto forma di cippato o tondame.